16 aprile 2019, Officina Giovani: Conclusione del percorso della “Peer Educational per un’affettività e sessualità consapevole in adolescenza”
Per il secondo anno consecutivo il nostro Istituto ha partecipato al progetto di Peer Education “per un’affettività e sessualità consapevole nell’adolescenza” nell’ambito del programma “Benessere e salute a scuola” promosso dall’Azienda USL Toscana Centro, Promozione della Salute, in collaborazione con gli Istituti di Istruzione Secondaria di 2°grado F. DATINI, P. DAGOMARI, GRAMSCI – KEYNES, CICOGNINI – RODARI , C. LIVI, N. COPERNICO, G. MARCONI e CONVITTO NAZIONALE CICOGNINI.
Benessere, Affettività e sessualità consapevole sono i temi affrontati dagli studenti delle classi seconde, classi terze e quarte, e sono fra gli argomenti più gettonati da ragazzi e insegnanti.
L’Ufficio di Promozione della Salute della Azienda USL Toscana Centro di Prato affronta, a partire dall’Anno scolastico 2004/2005, utilizza la metodologia scientificamente riconosciuta come efficace della PEER EDUCATION.
Il percorso educativo dura svariati mesi, da ottobre ad aprile di ogni anno,ed ha come obiettivo quello di sviluppare competenze e atteggiamenti (Life Skills) nei giovani adolescenti, utili per effettuare scelte di salute consapevoli per stili di vita sani.
La formazione dei nostri 18 peer educators, scelti tra gli alunni del triennio) si è svolta presso i locali messi a disposizione dal Liceo Copernico nei giorni 15 e 16 gennaio scorso, sotto la supervisione di psicologi, educatori ed esperti della AUSL.
I nostri ragazzi poi, divisi in team di tre componenti ciascuno hanno svolto cicli di tre incontri di due ore ciascuno sulle 6 classi seconde coinvolte nel progetto, tra il 28 gennaio e il 22 febbraio.
La Peer Education (Empowered Peer Education), dando importanza e protagonismo agli studenti coinvolti, si presenta oggi come uno dei percorsi educativi più promettenti in particolare per la prevenzione dei comportamenti a rischio tra gli adolescenti e la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
La struttura che accompagna gli studenti in questo viaggio di consapevolezza verso se stessi e le relazioni affettive, è costituita da una comunità di adulti di riferimento (Insegnati, Dirigenti,Formatori, Sanitari, Istituzioni, Associazioni) che collabora e si coordina sul territorio per sostenere l’esperienza dei ragazzi e il progetto stesso.
Gli studenti ricoprono un ruolo attivo e propositivo durante tutto il percorso: dalla programmazione degli interventi alla fase formativa fino a quella valutativa.
Molto importante è il clima emotivo positivo che si instaura sia tra studenti delle diverse classi e scuole ma anche fra adulti e fra studenti e adulti.
Ice breaking, giochi di conoscenza, brainstorming tematici sono gli strumenti che, nella loro semplicità, rendono magico e attraente lo stare insieme e fanno della peer education un luogo di mescolanza e confronto paritario in cui i differenti ruoli (pur ben definiti e riconosciuti) vengono stravolti e rivisitati.
Gli adulti collaborano con i ragazzi, assumendo principalmente la funzione di facilitatori di processi, quali ad esempio le competenze sociali, le competenze scientifiche, le dinamiche di gruppo, le metodologie di ricerca.
Nei 15 anni di attività sono stati coinvolti:
Formatori esterni: Psicologi del territorio
Operatori Consultorio Giovani
Insegnanti formati: circa 55
Peer Educator: circa 1300 studenti
Studenti sensibilizzati sui temi: circa 13.000 incontrati dai Peer Educator
Questi quindici anni, in cui la richiesta di partecipazione delle scuole è cresciuta esponenzialmente, hanno dimostrato che gli adolescenti sono in grado di confrontarsi sui temi importanti e seri quali la salute, le relazioni, la prevenzione e l’auto efficacia con risultati proficui.
Attraverso l’addestramento di competenze di vita quali la ‘consapevolezza’,‘comunicazione efficace’, ‘buone relazioni’,‘problem solving’, ‘capacità di prendere buone decisioni’ (Life skills Education) il percorso di per sé va a costruire un clima che migliora la relazione studente/insegnate, migliora il rendimento scolastico degli studenti, previene il fenomeno del bullismo e migliora la cooperazione fra gli individui.
Grazie alla regia della Promozione della Salute dell’Azienda USL di Prato, il percorso è stato in grado di sintonizzare i diversi attori coinvolti, sostenendo e rafforzando il costituirsi di una Comunità locale della Peer Education caratterizzata da obiettivi condivisi, momenti di incontro progettuale e di formazione allargata.
E’ questo processo partecipato che rende la Peer education una metodologia capace di creare identità e senso di appartenenza e che ogni anno fa si che gli studenti vogliano partecipare ancora al percorso nonostante le molte ore impegnate, la fatica del mettersi in gioco in prima persona o l’essere già usciti dal mondo dell’obbligo scolastico.
Siamo ormai giunti al termine di un progetto complesso che ha visto l’interazione di tanti soggetti e tante competenze diverse, con tante provenienze diverse. Il 16 aprile si terrà l’evento conclusivo in cui i peer educators di tutte le scuola di Prato festeggeanno tutti e con i loro insegnanti e formatori insieme la buona riuscita del percorso.